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ABC per la cucina del Tartufo Bianco Pregiato

Come conservare e pulire il tartufo bianco pregiato

Il Tartufo Bianco Pregiato in cima alla lista dei cibi più pregiati al mondo merita di essere accompagnato da una buona conoscenza sul suo utilizzo.

Sfatiamo miti che troppo spesso si sentono e si leggono sul web.

Per cominciare i tartufi bianchi devono essere conservati in frigo senza essere puliti fino al momento del consumo. I tartufi possiedono una propria protezione che, insieme allo strato di terra che gli avvolgono gli aiutano a mantenere più a lungo la loro freschezza, evitando l’ossidazione.
All’interno del frigo vanno posizionati preferibilmente in un barattolo di vetro, avvolti da carta assorbente bianca; non è indispensabile cambiarla giornalmente ma è sufficiente sostituirla a giorni alterni. Durante l’operazione di sostituzione carta va asciugata l’eventuale condensa che si sia creata ai bordi del barattolo. Attenzione che il frigorifero non abbia una temperatura troppo bassa, a volte alcuni frezzer nei cassetti posizionati in basso tendono a congelare, ATTENZIONE si rischia di rovinare il prodotto.

Il nostro pregiato alimento deve la sua prelibatezza al suo vigoroso e volatile profumo. Pertanto tentativi fatti per  prolungare la sua conservazione  porteranno irrimediabilmente ad una perdita parziale o totale delle sue caratteristiche. Evitare quindi di congelare o seccare i tartufi, farlo con il tartufo bianco pregiato è un sacrilegio..!!

Molto spesso mi viene chiesto se sia possibile aggiungere all’interno del barattolo insieme ai tartufi bianchi del riso in modo che anch’esso assorba il profumo del magnatum pico. Lo sconsiglio vivamente, in quanto il riso assorbirà leggermente il profumo per poi perderlo al momento della cottura ed allo stesso tempo tenderà ad assorbire l’umidità del tartufo seccandolo. In questo modo avremo perso gran parte della fragranza del tartufo bianco.

Come utilizzare il Tartufo bianco pregiato fresco

Per donare il massimo profumo al nostro risotto, basterà grattugiare o affettare il tartufo bianco fresco sulla pietanza una volta pronta, così manterrà tutte le sue caratteristiche organolettiche e sprigionerà tutta il sua aroma.

Il tartufo bianco se ben conservato si mantiene fino a 2 settimane. Prolungare però la conservazione compromette parte della qualità. E’ consigliabile quindi accorciare per quanto possibile i tempi di consumo cercando di non superare i 3-4 giorni di conservazione in modo da mantenere integre le caratteristiche del tartufo bianco. Per iniziare i tartufi bianchi vanno acquistati da ditte che garantiscano la spedizione in tempi rapidi. GF tratufi garantisce la spedizione dei tartufi freschi in 1 giorno lavorativo dalla raccolta.

Torniamo alla pulizia del Tartufo bianco

Abbiamo detto sopra che i tartufi non vanno puliti fino al momento del consumo. Una volta che ci siamo messi ai fornelli dovremo pensare alla pulizia dei nostri tartufi freschi. La maggior parte dei consumatori lava il tartufo bianco sotto l’acqua corrente spazzolandolo con uno spazzolino da denti. In questo modo non commettiamo un errore inammissibile ma andremo comunque a togliere alcune sostanze volatili presenti sulla superficie del tartufo bianco pregiato perdendo parte degli aromi.

Un buon metodo per la pulizia del tartufo bianco fresco è quello di spazzolare via il terreno rimasto con uno spazzolino senza l’ausilio dell’acqua corrente, una volta finito lo ripassiamo con un panno umido. Se trovate ancora alcuni residui di terreno sul tartufo bianco ripetete l’operazione di spazzolatura questa volta inumidendo lo spazzolino.

Vi svelo qualche trucchetto del mestiere

Un espediente che può essere utilizzato per trasferire l’aroma del tartufo bianco fresco ad una pietanza è quello delle uova fresche. Le uova hanno la caratteristica di essere traspiranti riuscendo quindi ad assorbire parte delle sostanze volatili rilasciate dal tartufo bianco senza rubare umidità. Nel caso vogliate sperimentare questo metodo avrete bisogno di un grande barattolo di vetro che riesca a contenere sia le uova che i tartufi bianchi. Quindi chiudendo il tartufo bianco insieme alle uova nel nostro barattolo di vetro, anche solo per qualche ora, potrà aiutarci ad avere una pietanza a base di uova e tartufo bianco ancora più gustosa.

Un altro metodo di cui di cui ho sentito parlare bene ma che sinceramente non ho mai sperimentato è quello di grattugiare i tartufi all’interno di burro fuso, una volta raffreddato, per poi congelare il tutto successivamente.

IL TARTUFO BIANCO PREGIATO NON VA COTTO

A differenza di altri tartufi, il tartufo bianco pregiato sprigiona il massimo del suo aroma grattugiato sul piatto caldo, ma non bollente!
Se si desidera amalgamare il tartufo a salse preparate a Doc., si può aggiungerlo solo dopo aver tolto la salsa dai fornelli e fatta raffreddare.

INGREDIENTI DA ABBINARE

I piatti al bianco pregiato generalmente sono molto semplici in termini di ingredienti. La regola base è che i sapori del nostro prezioso Magnatum Pico sono esaltati maggiormente da grassi animali come uova, burro e formaggi; quindi nessun problema per i vegetariani, i vegani potranno invece utilizzare olio d’ oliva.

Cose che devi sapere sul tartufo

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