tartufo bianchetto tuber borchii vitt. fresco puliti di ottime dimensioni su sfondo rosso

DOVE TROVARE IL TARTUFO BIANCHETTO O MARZUOLO – TARTUFO BIANCO PRIMAVERILE

Se sentiamo parlare genericamente di tartufo bianco non è scontato che si tratti del famosissimo tartufo bianco pregiato autunnale (Tuber Magnatum Pico); infatti oltre a questo esiste un’altra varietà di tartufo bianco meno pregiata, ma tuttavia apprezzata da molti.

Il tartufo in questione è il Tuber Borchii vitt. o Albidum Pico, generalmente chiamato tartufo bianchetto o marzuolo.

Dove e quando cercare il tartufo bianchetto o marzuolo.

Periodo di maturazione del tartufo bianchetto.

E’ possibile trovare questa tipologia di tartufo bianco fresco dal mese di gennaio fino alla prima metà di aprile. Il tartufo bianchetto si genera a fine estate quando il terreno asciutto ricomincia ad inumidirsi; pertanto i primi esemplari vengono trovati in genere nelle zone più “umide” per poi passare a quelle più asciutte ed esposte al sole.

Dove cercare il tartufo bianchetto

Gli habitat dove si siluppa il tartufo bianchetto o marzuolo sono piuttosto ampi.
Come per le altre specie di tartufo, anche il marzuolo necessità di terreni con elevato contenuto di calcare quindi terreni di origine marina. Vanno escluse tutte le aree di origine vulcanica. Le tipologie di terreni sui quali si sviluppa questa tipologia di tartufo variano da terreni originati da substrati geologicamente più recenti come arenarie ed argille fino alle rocce calcare di montagna.
Predilige terreni drenanti, quindi sabbie o sedimenti di recce frantumate. Quelli che si svilupppano sulle argille sono generalmente superficiali e di pezzatura modesta.

Le piante simbionti del tartufo bianchetto sono moltissime e le principali sono:
Roverella, Leccio, Cerro, Faggio, Nocciolo, CArpino Bianco, Carpino Nero, Tiglio, Pino Nero, Pino Domestico, Pino marittimo.

Come riconoscere una tartufaia di bianchetto

Se avete deciso di intraprendere l’attività di cerca del tartufo e non conoscete poste produttive, dopo aver addestrato un buon cane da tartufo, dovrete diventare degli ottimi osservatori del territorio che vi circonda.
Le caratteristiche degli ambienti ci forniscono già molte indicazioni; dalle tipologie di terreno, acidità, umidità, clima, microclima, ecc.

Come abbiamo detto sopra, il tartufo bianchetto non ama terreni troppo bagnati caratterizzati da ristagni idrici. Quindi non troveremo poste in aree di fondovalle. Anche la vegetazione presente è capace di darci importanti indicazioni rispetto alla presenza o meno di acqua. Se troviamo formaciazi arboree salicacee, ad alto fabisogno idrico, ci troviamo in aree particolarmente umide non adatte al tartufo bianchetto.

Dobbiamo cercare terreni sciolti e motlo calcarei.
Questi terreni sono riconoscibili dalla presenza di alberi a basso fabisogno idrico, capaci di adattarsi anche alle situazioni più estreme. Molto spesso le poste di tartufo bianchetto si trovano in radure situate su rilievi, fino a 1000 m slm. In queste aree gli arbusti rimangono di piccole dimensioni permettendo l’irraggiamento del suolo durante il giorno.

Il tartufo bianchetto, come i suoi parenti, prediligee spazzi non troppo chiusi. Anche se si trovano poste in pieno bosco, gli esemplari più grossi crescono ai bordi di questi. I tartufi migliori vengono cavati al bordo di campi lavorati, dove grazie alle lavorazioni del suolo si genera sofficità.

C’è una curiosa correlazione tra le poste produttive di tartufo bianchetto ed i luoghi scelti dai cacciatori per i loro capanni. Molto spesso i bianchetti si trovano attorno a queste aree. Il cacciatore, per poter sparare ha bisogno di spazi moderatamente aperti, e spesso coincidono con le radure di cui sopra. Inoltre anche le modeste pulizie che i cacciatori eseguono sulla vegetazione aiutano la crescita del tartufo bianchetto (Tuber borchi).

I cani più golosi, grazie alla produzione estremamente superficiale del tartufo bianchetto, riescono spesso a mangiarselo prima che il cercatore di tartufo riesca a prenderlo. Questo è dovuto alla profondità di produzione che è di pochi centimetri o addirittura nulla per gli esemplari che nascono sotto il muschio, specialmente nelle pinete.
Per questo tipo di cerca è particolarmente importante che il cane sia addestrato a non mangiarsi i tartufi.

Coltivazione tartufo bianchetto (Tuber Borchi)

A primo acchitto, vista la grande adattabilità del Tuber Borchi, la coltivazione potrebbe apparire semplice. In realta però con la denominazioni (tuber borchi vitt.) si raggruppano molte varietà di tartufo simili tra loro ma non identiche. Il tartufo bianchetto infatti raggruppa molte varietà simili per qualità otganolettiche pezzatura e periodo di maturazione. Per poter eseguire una tartufaia di tartufo bianchetto di successo andrebbero messi a dimora alberi micorizzate con tartufi raccolti nelle aree limitrofe al futuro impianto.

 

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